(Xenokorp) Brutti, cattivi, perfidi, indemoniati. Otargos sono una violenta ed esacerbata commistione in fatto di estremismo tra Belphegor, Behemoth, Septicflesh, Dark Funeral e chi più ne metta, però moltiplicata al massimo grado. Blast beat e ritmi comunque veloci, come delle scariche telluriche in certi momenti. Le chitarre sono tempesta e le voci un arso, profondo e sconosciuto vortice di oscurità. Un estremismo spiazzante in certi momenti quello dei loschi figuri francesi in giro a mietere anime per l’inferno ormai da un paio di decenni. Il nuovo album “Fleshborer Soulflayer”, ben sei anni dopo il precedente “Xeno Kaos”, è un’esaltazione delle qualità degli Otargos, cioè quelle di spingersi sempre oltre e dare l’impressione di stare per esplodere in una catastrofica e triturante ondata di distruzione anche quando il passo riduce la sua portata. A proposito di ritmi, nella band arriva il nuovo batterista Michael Martin (ex Exocrine e Fleshdoll) e a quanto pare sembra che quello sgabello non potesse accogliere un furia migliore! Rientra in formazione anche il chitarrista Astaroth che ha fatto parte della band tra il 2007 e il 2011. “Fleshborer Soulflayer” è un cataclisma, un atto di violenza sprigionato da un’inquietante scenario di tenebre. In tutto ciò però emergono anche contesti sonori piuttosto articolati, cesellati a loro modo, certamente orribili per quanto sanno comunque inserirsi in questa atmosfera da incubo.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10