(This Is Core Music) Credo di aver scritto altrove che l’hardcore melodico mi fiacca l’anima e se ricordo male di averlo fatto, allora utilizzo questo spazio dedicato ai milanesi Out Of Date per scriverlo adesso. E’ un genere, l’hardcore, che o lo suoni così com’è oppure sembra di stare di fronte ad altro. Anche gli Out Of Date suonano l’hardcore di stampo melodico, almeno così li promuovono, ovvero l’hardcore di questi anni, edulcorato da sonorità più nette e pulite e spesso vicine al punk-rock. Personalmente credo che questa band, già dalla provata esperienza, possegga uno spirito ruvido e discontinuamente aderente ai cardini del genere e più incline ad un punk dall’ossatura rock e comunque vagamente hardcore e metal. “UCIMU” di hardcore propone solo il botta e risposta tra voce clean e quella urlata e roca, il resto è un impasto, gradevole, tra punk e rock. “Bye My Friend” ha un tessuto musicale, delle chitarre, molto nord europeo, abbastanza metal e “Lost in Here” è forse il momento dell’EP più vicino ai connotati hardcore ed anche “The World Is Burning” ci riesce quasi, forse è solo la voce clean e melodic a dare quella maggiore enfasi modern. Accattivante e simpatica “Born to Raise Hell”, incipit country, evoluzione rock ‘n roll/punk (questo punto ricorda Sid Vicious) e successivo punk caotico e festaiolo. Un pezzo esplosivo. Offrono un quarto d’ora accattivante gli Out Of date e almeno un paio di pezzi memorabili (l’opener e la canzone conclusiva), non stravolgono l’intenzione di essere diretti e melodici e se l’intenzione era, con questo EP, di riconfermarsi e far girare ancora il loro nome, magari in attesa di un album, l’obiettivo è stato raggiunto.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10