(Atomic Fire Records) Solitamente la parola ‘debutto’ è legata a dei ragazzi i quali, dopo un bel po’ di gavetta, affrontano finalmente il mercato discografico per la prima volta, mettendosi alla prova, abbandonandosi al giudizio del pubblico, della critica… delle vendite… praticamente tuffandosi nella fossa dei leoni. Ma nel caso egli Out Of This World… moniker che strizza l’occhio all’album con lo stesso titolo degli Europe uscito nel 1988, non solo non abbiamo a che fare con alcun ragazzino ma, come suggerito, c’è un nome particolarmente pesante dietro questa idea: Kee Marcello! Ovviamente l’ex axe man degli Europe (“Out Of This World” fu il disco con il quale entrò in formazione) non si fa affiancare da principianti… ed ecco che al microfono troviamo Tommy Heart dei Fair Warning, al basso Ken Sandin dei Sonic Desolution (ex Alien, ex Transport League) ed infine, alla batteria, Darby Todd (Devin Townsend, The Darkness). E come se non bastasse, le immancabili tastiere sono state affidate a Mr. Don Airey! Musicalmente? Oh, metal, rock, tanta melodia… forse non lontano da quello che gli Europe sono diventati dopo la reunion del nuovo millennio (ma allora, a livello stilistico, citerei anche i Night Flight Orchestra)… pertanto musica potente, energetica, ricca di hook, di chitarra, di assoli… di un vocalist che non necessita di presentazioni… il tutto concentrato in un album che odora di freschezza, di naturalità, di passione, di energia e di qualche eccitante momento di nostalgia. Strepitosa ed immediatamente convincete la superlativa opener “Twilight”, brano che riporta indietro ad altre favolose epoche, esattamente come la successiva “Hanging On”, pezzo tuonante con una chitarra carica di elettroni. Irresistibile e seducente “In A Million Years”, brano che Kee scrisse all’epoca di (e per) “Prisoner In Paradise”, brillante e trionfale “Lighting Up My Dark”, “Staring At The Sun” regala un heavy con spunti progressivi riportando comunque l’atmosfera all’epoca d’oro di band quali Bon Jovi. Scatenata e dannatamente heavy “The Warrior”, dell’incalzante “Up To You”, invece, adorerei sentire la cover suonata dagli… Europe! Provocante ed intensa “Ain’t Gonna Let You Go”, intima e suggestiva “Only You Can Teach Me How To Love Again”, malinconica la conclusiva “Not Tonight”. Album potente, ispirato, coinvolgente, maledettamente catchy: album di una band che esiste, che non rappresenta qualche progetto secondario di Kee e amici nato dalla noia dei lockdown. No, gli Out Of This World esistono, sono una band e questo loro debutto discografico regala musica che vince la prova del tempo, che sovrasta le epoche e le mode… musica che -fortunatamente- vuole dominare e si rifiuta categoricamente di morire!
(Luca Zakk) Voto: 9/10