(Century Media Records) Gli Ov Sulfur si possono definire l’esatto punto medio tra il death core americano e il più tipico death norvegese. Il cantato ha mantenuto una linea prettamente arrogante e anticonvenzionale, ma le trame sonore sono davvero una derivazione prototipica di tutto ciò che la Norvegia ha partorito sotto il nome di ‘melodic death’. Ne nasce un connubio che, se non lo avessi ascoltato con le mie orecchie, l’avrei sempre considerato un matrimonio impossibile. Nella decina di tracce proposte, tutte piuttosto omogenee, questo amalgama è rappresentato con coerenza e passione, senza però lasciare mai il carattere di musica ‘facile’ e commerciale. Per la verità, non è dato sapere se questo fosse l’intento iniziale del gruppo, ma tant’è… Purtroppo, dopo il primo ascolto, il fattore sorpresa comincia già a calare verso la seconda parte dell’album, davvero un po’ troppo piatto e ripetitivo; per andare completamente sciamando negli ascolti successivi. Un peccato davvero, perché i continui cambi di tempo, le sfuriate di batteria, le parti vocali davvero molto versatili potevano osare di più, mentre la sensazione è che ci si sia adagiati su una poltrona sin troppo comoda…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10