(Autoproduzione) Secondo album per Overwhelm, terzetto ligure nato nel 2012. Il sound della band affonda le radici nel thrash metal old school, senza disdegnare ottimi momenti spiccatamente melodici ma non per questo melensi. Ne è un esempio la title track, che alterna un riff alquanto pesante a delicate ed oscure parti arpeggiate. “Still Evil” risente dell’influenza dei Megadeth di “Youthanasia” e “Cryptic Wrirings”. Dopo una delicata intro acustica, “The Way To Myself” pigia decisamente sull’acceleratore, con le chitarre che seminano riffs grattugiati old style ed un notevole l’assolo, corto e non eccessivamente complicato, ben incastonato nella struttura del brano. “Out Of Control” è veloce e grezza, sulla scia di Motörhead e Venom. La voce di Roberto Belli è versatile, capace di alternare in maniera efficace parti pulite e potenti ad altre rauche e graffianti. Il difetto principale, il quale a mio avviso inficia non poco il risultato finale, è la pronuncia pessima dell’inglese, tanto che definirla scolastica è un eufemismo. Dispiace, perché l’album è ben curato sia negli arrangiamenti che nella produzione. Ma cantare in inglese con una pronuncia del genere è un errore da matita rossa. Ma a parte questo, ci troviamo davanti ad un lavoro estremamente godibile sia per i thrashers più incalliti che per gli amanti del metal più tradizionale.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10