(Seahorse Recordings) Questo album è di fatto un concept con un messaggio tangibile, totalmente chiaro per l’ascoltatore. La storia si basa sull’influenza che i media esercitano su una società fittizia alla vigilia delle elezioni. Il personaggio di Libero, un rivoluzionario che mira a rompere questo incantesimo dei nostri giorni, si contrappone all’Onorevole Blablabla, indiziato dai sondaggi a vincere le elezioni. Gli Oxoduro ragionano attraverso una traccia musicale costruita con rock, metal e crossover ai quali si sovrappone quella del cantato in italiano di “Stefano “Bubba” Firmani (ex Glory Hunter). I testi sono ricchi di esperienze della nostra nazione, della storia politica più recente e non e mirano a definire il laccio autoritario che giornali, TV, radio e ogni forma di comunicazione di massa riescono a serrare attorno alla mente del popolo. Oxoduro però non mirano a urlare come una punk band, o ringhiare come una metal, la musica supporta testi che ragionano, raccontano, quasi a svezzare i concetti per chi ascolta, anche attraverso qualche linea di umorismo. Al tutto poi va sommato anche un tasso prog che eleva la musica e il messaggio stesso. In questo ha giocato positivamente la collaborazione alle tastiere di Danilo Cherni (Goblin Rebirth). Diciotto composizioni, tra le quali anche dei parlati per integrare meglio la storia, in meno di 45′ creano un flusso narrativo interessante, con i suoi alti e bassi, le sue intuizioni, come “Che Bambola” di Fred Buscaglione. Tra il serio e l’ironico, gli Oxoduro mettono insieme un bel po’ di idee per della musica con un messaggio forse ingombrante per qualcuno che la musica la usa esclusivamente come svago e non un modo per riflettere. Però con la musica, nel caso degli Oxoduro, è anche un modo per capire.
(Alberto Viale) Voto: 7,5/10