(Iron Bonehead Productions) I bielorussi Pa Vesh En (o dovrei usare il singolare?) continuano la loro discesa verso territori abbastanza inesplorati del black più cacofonico, sperando di trovarvi un briciolo di struttura in modo tale da poter continuare a chiamare questo agglomerato sonoro ‘musica’. Ed in effetti è questo che si proverà ascoltando questa terza opera in studio: tracce al limite. Limite nella gamma di suoni proposti, limite nella quantità estremamente esigua con cui vengono proposte delle melodie. Persino la voce è usata in modo limitato, in modo tale che sentirete più dei rantoli di dolore e disperazione che un cantato vero e proprio. Paradossalmente, la cosa che più somiglia ad una canzone in questo album è l’intro, l’unica a conservare ancora una minima struttura… per il resto, otto tracce di malessere e disperazione, unite ad una registrazione ‘all’altezza’ del tema proposto. Il titolo del cd è quindi alquanto azzeccato, trovandoci qui di fronte ad una dichiarazione di intenti che sa di conferma di quanto sinora proposto in passato da questa entità musicale. Come sempre, un lavoro che può essere ascoltato solamente da chi sa cosa vuole e cosa cerca…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10