(Iron Bonehead Productions) I bielorussi tornano, fissando ormai definitivamente a due anni il periodo che separa una release dall’altra (qui la recensione del precedente lavoro). In questo nuovo passo verso l’inferno, il rumore viene plasmato un po’ di più, dando forse lontanamente la parvenza di una struttura sonora. Nove tracce chiaramente ispirate all’estremo film francese “Martyr” del 2008, in cui una ragazza veniva sottoposta alle più estreme torture al fine di farla ‘testimone’ di un martirio, di un’ascesa che stacca l’anima dal corpo, la mente dal dolore… concetti estremi, messi in musica in modo altrettanto estremo, come voler registrare su nastro le contorsioni di follia, orrore, panico e dolore che la vittima del film prova mentre la volontà di ferire avanza. La resa è oscenamente e disgustosamente cacofonica, in cui il rumore si mischia a urla e strumenti per tracce sofferte e davvero molto atmosferiche. Nessun compromesso, ancora una volta. Ancora una volta, sublime.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10