(Azermedoth Records) Provenienti dall’Ucraina e precisamente da Leopoli, come tengono a sottolineare, i Paganland immortalano in questo “XX Years of Paganland” il concerto tenutosi in febbraio nella loro città natale e pubblicato interamente su Youtube se siete curiosi di vederli in azione. Dopo una prima parte di carriera complicata ed avara di pubblicazioni, i nostri giungono al primo lavoro in studio nel 2013, seguito a due anni di distanza da “Fatherland” e “From Carpathian Land” rilasciato nel 2016. I Paganland propongono, nelle nove tracce di questo lavoro, un pagan black metal che alterna sezioni decisamente tirate ad altre più epiche ed atmosferiche grazie all’utilizzo di strumenti tradizionali e tastiere. A queste ultime è affidata l’apertura dell’album con una breve intro che ci scorta verso “At The Heart Of Carpathians”; traccia aggressiva e ideale per riscaldare le prime fila sotto al palco. La scaletta è decisamente sbilanciata e volta a privilegiare i brani dell’ultimo lavoro che comunque il pubblico sembra aver ormai assimilato ed apprezzato. L’entusiasmo degli astanti emerge infatti in più occasioni nello scorrere nel disco, come ad esempio in “Black Mountain” che, a mio parere, rappresenta uno dei pezzi maggiormente riusciti grazie alla giusta commistione di pathos e violenza. L’energia e la carica scatenata sul palco dai cinque musicisti ucraini nei 48 minuti di questo “XX Years of Paganland” viene poi trasmessa efficacemente su disco grazie al buon lavoro svolto in fase di registrazione. I suoni risultano naturali e senza correzioni evidenti, non sono impastati ed anzi ogni componente, dalla batteria ai flauti, è valorizzata a dovere. Venti anni di attività, più o meno continuativi, sono un traguardo che non tutte le band possono vantare di aver raggiunto e questo album dal vivo ne è certamente una giusta celebrazione. Non posso quindi che consigliare questo lavoro a tutti gli amanti del pagan metal dalle tinte più estreme e a chi, volendo farsi un’idea generale del gruppo, troverà in “XX Years of Paganland” una summa di quanto di buono prodotto fino ad ora dai nostri.
(Davide Galli) Voto: 7/10