(Massacre Records) Per quel che ricordo, è la prima volta che incrocio la strada dei veterani Palace, tedeschi attivi dal 1990 e con ben otto album in studio e un live in carniere. Il loro sound è radicalmente germanico, pur incrociando qui e lì influenze d’oltreoceano. Con “Force of Steel” sembra di sentire degli Accept leggermente modernizzati… ma la forza tellurica è simile. “Soulseeker” inclina vagamente verso i Grave Digger più pompati e oscuri; grasso riff alla Metal Church per “Final Call of Destruction”, ma è direi una eccezione, perché con l’ossessiva “The Faker” si torna in piena ortodossia acceptiana. Delle tastiere pompose arricchiscono “Hail to the Metal Lord”, non esente però da diversi clichees troppo ostentati (tipo il coro da pugno alzato ‘eeh’ ripetuto troppe volte); ci si sposta verso il thrash con “Bloodstained World”, quindi “Legion of Resistance” si fonda su un refrain veloce e incattivito, sullo stile di certe cose dei Mystic Prophecy. In chiusura, si fa notare anche la martellante “Wings of Storm”. Certo, il modello è seguito fin nelle minuzie (soprattutto se parliamo delle ultime incarnazioni della band di Wolf Hoffmann), ma il risultato è potente.
(René Urkus) Voto: 7/10