(No Remorse Records) “Finding Solace”, l’esordio dei greci Paladine, è stato forse per chi scrive il miglior disco power del 2017: fu incredibile, per me, scoprire che ancora in questi anni esistevano band dedite al ‘power fantasy’, e peraltro a cantare specificamente la saga di Dragonlance. “Entering the Abyss”, che si concentra soprattutto sulla storia dei gemelli Raistlin e Caramon, è inferiore al debut… ma si difende comunque benissimo! “War of the Lance” ci mostra i Paladine ancora più vibranti che nel debut: nel loro epic/power trova anche posto, adesso, qualche minimo elemento prog. Ce ne rendiamo conto anche dalle intricate trame della potente titletrack. L’anima ellenica della band emerge prepotente nelle cadenze di “Mighty Heart”, mentre “Hourglass in the Sky” è una bordata in doppia cassa; c’è spazio in scaletta anche per una canzone complessa e lunga come “Darkness and Light”, che crea atmosfere cupe. Bella la ripartenza di “Brother against Brother”, e le tastiere poderose di “The Return” riportano al sound di 20 anni fa; ma direi che il massimo dell’epos si raggiunge con la rotonda “Sacrifice of a Hero”. Qualche passaggio un po’ scontato c’è, ma nel complesso “Entering the Abyss” farà ancora sognare chi, venti anni fa, sognava con i Rhapsody, i Thy Majestie, i Dark Moor.
(René Urkus) Voto: 7,5/10