(Nordvis Produktion) Un sublime abbinamento di bands che sanno creare, concepire, inventare suoni nuovi mescolando sensazioni, folklore, emozioni… con una radice sostanzialmente black metal. Due tracce dei bavaresi Waldgeflüster, due tracce della one man band americana Panopticon… ma è come se si trattasse di una unica band, con le quattro canzoni sapientemente fuse in un’unica entità, un’unica atmosfera che cattura, imprigiona… e fa sognare, immaginare, viaggiare. Una malinconia generale che si sviluppa e si manifesta in molteplici forme, molteplici volti; Per i Waldgeflüster è rabbiosa ed epica sulla lunghissima “Der Traumschänder”, romantica e dolce sulla breve traccia acustica “Norwegian Nights” (cover dei Panopticon). Per Panopticon, la malinconia assume forme trasversali su “Håkan’s Song”, dove il dinamismo tipico di questo progetto e la geniale schizofrenia stilistica innalzano di molto la resa finale. Panopticon, poi, aggiunge un tocco magico con la conclusiva “Trauerweide II” (cover dei Waldgeflüster), traccia che grazie ad un fantastico banjo, esalta ancor di più quella sensazione uggiosa, piovosa, riflessiva, dannatamente intima. Uno split, normalmente, ha scopi promozionali. Certamente né Panopticon (con la recente pubblicazione dell’eccellente “Autumn Eternal”), né Waldgeflüster hanno bisogno di spiegare cosa rappresentano, di cercare la strada del marketing per prodotti musicali che meritano essere stampati su preziosi vinili (cosa che in Nordvis succede regolarmente, per fortuna). Ma questa release va veramente oltre lo split. Va oltre il marketing in ogni senso. Tocca radici che si chiamano fratellanza ed amicizia. E, ignorando i due moniker, siamo per davvero davanti ad una release scritta di una nuova unica entità artistica.
(Luca Zakk) Voto: 9/10