(Banksville Rec.) Realizzare un lavoro che tocchi più stili non è semplice, anzi nella più parte dei casi rischia di essere un’operazione controproducente. Il gioco sta nel riuscire a rendere tutti i brani legati dallo stesso sound e atmosfera. Baltaro vi riesce e questo è un primo merito. Complice di questo traguardo è anche il fatto che le canzoni di “The Day After The Night Before – Original Soundtracks for Imaginary Movies”, sono di fatto ipotetiche colonne sonore di film immaginari, inesistenti. La sola canzone “Do It Again”, presente nell’album sia in versione acustica che elettrica, è parte di un film vero, cioè “La Tempète” di Ricky Mastro. Un altro merito di Baltaro è quello di avere scritto e suonato delle canzoni efficaci, alcune belle e altre seducenti, accattivanti. L’espressione fusion, i passaggi prog, le parti insomma più raffinate sembrano avere il qualcosa in più, grazie anche all’elemento dell’eleganza, dell’estro e di quella sottile creatività eccentrica che rende il tutto frizzante. “It’s All Right with Me” esprime perfettamente questo discorso. L’uso della psichedelia che riprende la swinging london è l’elemento inaspettato, creando così momenti distintivi. Il lato emozionale poggia nelle composizioni rock-blues, r’n’b, AOR e hard rock. Giochi e collage sonori che ricalcano soluzioni già adottate e dunque tributo o citazione che sia, si ritrovano espressioni in stile Beatles, Pink Floyd, Jimi Hendrix e altri. A proposito di Pink Floyd: cover super creativa di “Bike”, forse uno dei pezzi più belli e visionari insieme di Syd Barrett. Paolo Baltaro pur rimanendo dentro se stesso, calca la mano nello spaziare tra più soluzioni, lasciando che l’ascoltatore riviva nella mente suoni percepiti nei grandi del rock.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10