(About Us Records) Vibrante, incalzante, seducente. Elettrico ed eclettico. Ispirato a vari stili ed epoche, dagli anni ’60 agli anni ’90… senza appartenere veramente ad alcun filone specifico. C’è rock, c’è indie, c’è una componente psichedelica, c’è melodia, c’è garage, c’è oscurità dark wave, c’è sensualità in questo terzo lavoro del duo tedesco Para Lia (il moniker deriva dal nome di una spiaggia in Grecia). Un duo che è anche una coppia: lui con esperienza nel mondo della musica, lei no. Lui che esce dal giro per molto tempo, si sposa, vive… prima di sentire nuovamente quel bisogno di comporre, di creare canzoni, cosa per la quale coinvolge la moglie. Ed eccoli, un album nel 2019, poi un’altro, collaborazioni con altri musicisti ed artisti, tra questi il pittore Louis Renzoni. Ed ora finalmente anche un’etichetta e questo ampio e sontuoso “In Clash With The Zeitgeist”, il quale porterà la band a debuttare sul palco, con musicisti che alimenteranno l’ego artistico del duo di base. Un album variegato, ma sempre pulsante e scorrevole; spesso introspettivo, a volte suggestivo (come succede con Mr. Perry brano nel quale il baritono Andreas Jäpel recita un testo d’opera in italiano). Stupefacente ed imprevedibile “Nagual”, irresistibile “Like Always” in apertura, subito seguita dalla tanto profonda quanto favolosa “Sunchild” (poi ripresa dalla conclusiva “Sunchild (Reprise)”). “What We Always Wanted” sembra andare per una propria complessissima strada, mentre “Will You Find Me” scatena un’energia sognante deliziosamente fuori controllo… seguita pore dalle note incantevoli e meravigliosamente dark di “Yellow Rose”. Album intenso, intimo, surreale… ma concreto, piacevole, stimolante, provocante. Pura arte eccelsa, qui riassunta con una sintesi geniale di melodie, suoni, accordi, parole e voci: tre quarti d’ora di esperienza alla quale è impossibile resistere.
(Luca Zakk) Voto: 9/10