(Nuclear Blast Records) “Believe In Nothing”, nel 2001, fu il seguito del meraviglioso ma controverso “Host”. Qui iniziano a tornare i riff classici della band, anche se l’elettronica di “Host” rimane e non sembrava aver intenzione di andarsene. Con questa reissue, continua il programma di remix e remaster degli album della band inglese da parte dell’etichetta, dando nuova vita ad un disco storico ed assolutamente fantastico. Il remix non intacca minimamente l’idea originale, idea che non è mai veramente piaciuta alla band, ma sicuramente offre lo spazio ai musicisti che “Host” non era in grado di offrire, di spiegare. Il lavoro di ammodernamento del sound funziona: è più chiaro, più espansivo, più solare anche se in un certo senso sono tutte caratteristiche in contro tendenza con quei concetti oscuri, decadenti e gotici della band. Dopo tanti anni, dopo vari cambi stilistici, è una goduria sentire ancora i Paradise Lost di quell’epoca con questa potenza sonica!
(Luca Zakk) Voto: 8/10