(Century Media Records) Dopo oltre 25 anni la band inglese non molla, non rallenta, non si rilassa. E considerando che hanno contribuito in maniera importante alla colonna sonora della mia vita, in questo ampio lasso di tempo, è indubbio che risulta essere una emozione ascoltare questa release particolare. Band geniale, stabile (tranne il batterista sono tutti membri originali), creativa. Ha saputo andare contro corrente, separando la fanbase… che ora è semplicemente raddoppiata: non ci sono più puristi di un genere in contrasto con puristi di un altro genere… ci sono solo fans che seguono da una vita i cinque inglesi! Questo bellissimo fatto emerge ascoltando “Symphony For The Lost”, analizzando le reazioni del pubblico all’introduzione di ogni canzone, sia essa appartenente all’era “dark wave”, sia essa più tradizionale o moderna. “Symphony For The Lost” è un doppio album live (c’è anche la versione con DVD), il quale contiene due set: un concerto con una orchestra (in Bulgaria), ed uno senza l’orchestra (stessa location), ovvero tradizionale. I Paradise Lost -secondo me- sono forse più sinceri ed apprezzabili senza l’orchestra, la quale magari è un’idea un po’ abusata, ma questo concerto è comunque superlativo e dimostra una ricerca maniacale degli opportuni arrangiamenti per distribuire tutta la potenza delle canzoni, senza togliere nulla all’epico trionfo aggiunto dall’orchestra. La somma dei CD arriva all’ora e venti di musica: a volte sembra manchi qualcosa (la voce cupa di Nick sembra meno incisiva?), a volte il feeling è totale e completo. Travolgente. Nell’insieme è un viaggio attraverso i 25 anni della band, un viaggio che -a me- ha risvegliato ricordi, sensazioni, emozioni: quelle di una band costante, presente, decisa, sincera. Da oltre 25 anni.
(Luca Zakk) Voto: 8/10