(Comatose Music) Brutal death metal manifestato attraverso la voce di Matty Way (ex Disgorge e non solo), roba da suino sgozzato e che al contempo si rivolta. Matty è nella band dal 2008, cioè due anni dopo la nascita dei Pathology. In questo intero arco di tempo gli statunitensi di album ne hanno incisi ben nove, costruendosi una solida reputazione nell’underground e non solo in quello del proprio paese. “Pathology” mostra un brutal death metal ben orchestrato da pochi scatti ritmici impetuosi e tanti ritmi regolari, insistenti, asciutti nella loro millimetrica precisione, i quali sorreggono un guitarworking variegato. Le chitarre si lanciano infatti in assalti duri oppure sfoderano una sequela di riff contorti e che macchiano di incubi i pezzi. Nessuna sostanziale novità dai Pathology, ma di sicuro la loro maestria a esporre morte, pazzia e violenza, il tutto attraverso un songwriting pulito, ben costruito. Canzoni martellanti, che tolgono fiato all’ascoltatore, portandolo in un’asfissia di note. Alcuni momenti old style in fatto di bridge, sequenze e progressioni danno un tocco in più a questa nuova opera di sangue. “Pathology” per poco più di trenta minuti sconquassa e uccide con lucidità e una forte dose di perfezione.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10