(Imaginary Animals) Oltre la normale definizione di musica, piuttosto dentro la struttura del suono per questo viaggio che porta la firma del trio composto dai percussionisti Marcelina Suchocka e Felix Reyes, e dal pianista e compositore Will Healy. Suoni e ritmi oscuri, provocanti, ipnotici: dimensioni acustiche, elettroniche, improvvisazioni, divagazioni, svolte improvvise… il tutto nella pace confortevole di progressioni seducenti, geniali… spesso anche destabilizzanti. Pulsazioni e vibrazioni che evolvono tra noise, richiami orientali e dark jazz con “Mega Cicada”, elettronica post futuristica legata a dimensioni fantascientifiche ottantiane con “Split”, follia digitale nel labirinto sonoro di “Pity”. “Monolitos” esalta un jazz appartenente ad un’evoluzione non ancora nota, “21600” materializza pace, sogno e relax, mentre la conclusiva “Home/Gone” gioca su contrasti estremi, visto che la compositrice Clara Warnaar ha avuto l’idea dall’autocorrettore del suo telefono, il quale cambiava la parola ‘home’ (‘casa’, ndr) in ‘gone’ (‘andato’, ndr), invertendo completamente il significato del termine, generando una nuova direzione di pensiero, quella che forse sta alla base dell’intero disco. Il trio esegue, mentre le composizioni dei brani sono state curate da un altro manipolo di artisti moderni d’avanguardia: Ian Chang (Sun Lux), Phong Tran (Mediaqueer), Andrew M. Rodriguez (Close Your Eyes), Vicente Hansen Atria, Paul Mortilla e Clara Warnaar. Praticamente l’incontro magico e lo scontro apocalittico di una congrega di menti geniali, al servizio di una forma purissima di espressività artistica.
(Luca Zakk) Voto: 10/10