(Markuee Records) Elegante questa riproposta della Markuee Records. Elegante nella confezione. Elegante nel riproporre questo scrigno di suoni oscuri datato 1984 e realizzato dall’allora fuoriuscito dai Death SS, Paul Chain. Violet Theatre esisteva già da alcuni anni, ma proprio la ‘nuova vita’ artistica del supremo chitarrista portò a quel tempo il suo progetto ad un livello di attenzione superiore e concretamente realizzando un lavoro come “Detaching from Satan”. Questo EP segnava l’abbandono del satanismo, ideologia ritenuta ormai futile, in favore dell’antica filosofia della Morte o Magia Viola, della quale Paul Chain ha sempre seguito le orme. Più specificamente il tema musicale di “Detaching from Satan” è un profondo percorso, oscurato da tinte sonore sacralmente decadenti e filosoficamente sviluppate, grazie ad un trio: Paul Dark al basso, Eric Lümen alla batteria e cori, Chain che si occupa anche delle tastiere e cori e la comparsata di Gilas in “17 Day”. Quattro pezzi, fiumane nere e intriganti. Cori solenni, voci da rituale, andature ritmiche placide ma scandite, tastiere luminose ma inquietanti e le note della sei corde di Paul Chain che montano un discorso a parte. L’edizione della Markuee è fenomenale, anzi elegante, anche per via dell’inclusione di due bonus track che insieme toccano un’ora di musica. “Pentagon Society”, una distesa oceanica sotto la notte, le stelle che si rispecchiano nell’acqua, il pallore della luna e ogni elemento che altro non è quella magia di suoni placidi, psichedelici, intensi ed emotivi. Un brillante atto di armonia. “Vivid Eyes in the Dark” mi fa pensare ad una sorta di space/psichedelic rock. Non c’è spazio per l’occult doom d’ordinanza, ogni nota e passaggio sono sacrificati a stelle e galassie lontane. Paul Chain Violet Theatre è un mondo, un luogo. Percorrerlo è un viaggio che è qualcosa di più dell’essere spirituale.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10