(Kunsthall Produktionen) Paysage D’Hiver è un progetto esistente da molti anni che Wintherr di Berna, di nome fa Tobias Möckl, gestisce con una sapienza ammirevole per come resta sempre incollato al black metal più puro quanto raw di sempre. Dalla fine degli anni ’90 a oggi Paysage D’Hiver ha pubblicato solo tre album e una svariata serie di altre pubblicazioni minori, ma tutto si è sempre distinto per un raw black metal con carattere atmospheric e scampoli ambient. Anche questa nuova opera sfonda il muro dell’ora piena di durata, circa un’ora e quarantatré minuti, che divorano completamente l’ascoltatore. “Die Berge”, ovvero ‘la montagna’, è appunto una dedica alle Alpi svizzere, alla sua terra dunque. Le Alpi, gloriose, secolari, nate da forze geologiche immani, luoghi incantevoli ma certamente non semplici. L’album è un concept su una figura già nota nelle tematiche di Wintherr, Der Wanderer, una sorta di pellegrino che intraprende un viaggio proprio in quei luoghi, su quelle cime. Siamo su riff glaciali che tendono a reiterarsi per lunghi periodi, ritmi lenti o veloci che siano, vengono coperti dalla coltre nevosa delle sei corde, la voce è di un roco spettrale. Sette pezzi dalle durate infinite, fatta eccezione per “Transzendenz III” che arriva a meno di otto. Tutto è dunque dilatato e forse anche all’eccesso, con la somma dei vari strumenti che sprigiona una forza immane quanto un ruvido senso di straniamento a tratti ipnotico.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10