(Heavy Psych Sounds) Si riaccendono le note infuocate sul pentagramma con “Lightning in a Bottle”. I Pentagram oggi sono composti dal sempreverde Bobby Liebling alla voce, il chitarrista nonché produttore Tony Reed (Mos Generator, Big Scenic Nowhere), il batterista Henry Vasquez (Legions Of Doom, Saint Vitus, Blood Of The Sun) e infine il bassista Scooter Haslip (Mos Generator, Saltine). Sebbene il nome Pentagram venga da sempre affiancato al concetto del doom metal, al pari di gente come Candlemass, Saint Vitus e compagnia, con “Lightning in a Bottle” si entra in uno spazio sonoro nel quale c’è lo stoner e soprattutto un robusto ma andante heavy-fuzz. Per quanto poi non manchino spunti psichedelici e quasi grunge, sortite settantiane nelle quali però è decisamente il doom a emergere rispetto a tutto il resto. I Pentagram tracciano undici pezzi, ma la versione deluxe dell’album ne contiene tre in più, tutti dalle movenze agili e suoni robusti, con la chitarra di fatto una roccia ben contornata da un Haslip in stato di grazia. Anche il cantato di Liebling è peculiare: un tono coinvolto, un modo di recitare a tratti certe parti dei testi che ben si sposa con questo suonare vivace, con movenze a volte sinuose e in altre impettite, spavalde. “Lightning in a Bottle” non è un pachidermico esempio standard di doom e derivati nei ritmi, riff e tutt’altro, è un’espressione ampia, convinta e con musicisti in stato di grazia.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10