(Century Media Records) Sei album in dieci anni sono molti, specie se il genere proposto non è dei più digeribili… Il Djent infatti non è certo musica da mettersi ad ascoltare con tanta leggerezza, un genere cerebrale, caotico, artificiale; e ripresentarlo dal vivo cercando di non perdere il mood da studio, necessario in generi come questo, non è cosa semplice. Ma gli americani non si sono fatti intimidire dalla sfida e hanno dato alla luce un album onesto, piuttosto equamente ripartito tra la ormai vasta produzione musicale del combo. La voce, vero cruccio del gruppo anche in studio, pure qui crea delle difficoltà nella misura in cui spesso il cantato mal si amalgama con il resto dei suoni, risultando a tratti quasi sgraziato e per nulla funzionale al resto del gruppo. Ma nulla di nuovo in fin dei conti, nulla che già non fosse trasparito dalla produzione orai decennale della formazione. Un disco senza infamia né lode, adatto solo ai fans più sfegatati.
(Enrico Medoacus) Voto: 6,5/10