(Revalve Records) Dopo pubblicazioni di piccolo cabotaggio, il passo importante per i Perpetual Fate arriva con il full length in questione. “Cordis” esprime bene il modo di suonare e di essere della band padovana. L’alternative/melodic metal esposto nell’album è raggiunto attraverso soluzioni vagamente symphonic, soprattutto per il taglio melodico e in parte dagli evidenti inserti, comunque leggeri, dei synth. Al tutto partecipano anche riff di natura heavy e occasionalmente thrash. Sostanzialmente però la band è il prodotto del modo di suonare di oggi, nell’ambito alternative e melodic del metal. Una caratteristica peculiare per la band è Maria Grazia Zancopè, cantante con quel genere di voce che andrebbe bene sia per canzoni da cantautrice, pop, jazz che rock. Anzi, proprio le fasi melodiche, ampie e rintracciabili nell’album, elevano le qualità della cantante. È dunque la musica a circondare la cantante offrendole le giuste strade e non costringendola a seguirla. Va dato merito al duo chitarristico, Gianluca Evangelista e Massimiliano Pistore, per un lavoro che si distingue sia per contrappunti che per soluzioni gemelle. Della sezione ritmica si può dire della vasta pulizia e precisione nell’arrangiamento dei pezzi. La canzone “The Land” vede la partecipazione di Michele Guaitoli e Marco Pastorino dei Temperance, i quali sembrano a proprio agio in casa Perpetual Fate. L’alternanza tra parti symphonic, melodic metal e quelle melodicamente rilevanti per le linee vocali della Zancopè, fanno di “Cordis” un album dal sound si metal ma moderno nella sua fruibilità. In seno ai pezzi anche la tendenza a costruire, evolvere, cambiare per i musicisti coinvolti e questo permette di vestire “Cordis” di un minutaggio totale non proprio contenuto. Sono dei bravi musicisti i Perpetual Fate e si spera che nell’avvenire riescano a dare maggiore sintesi alla propria musica, senza però perdere le evidenti doti melodiche.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10