(Godz Ov War Productions) Mi ha positivamente sorpreso questo debutto discografico dei Persecutory, band turca che dimostra capacità compositive di tutto rispetto ed una maturità stilistica non comune per una formazione al primo album. In costante equilibrio tra death e black metal, i nostri bilanciano alla perfezione il lato tecnico ed accurato a livello di arrangiamenti del primo, con l’attitudine feroce e glaciale del secondo, grazie anche ad una produzione che valorizza entrambe le anime della band. Blast beats e riffs assassini fanno da contraltare a parti più ragionate, ma non per questo meno brutali. La title track sfiora i dodici minuti di durata, eppure il tempo vola via che nemmeno ci si accorge, grazie ad un songwriting variegato ed un’ispirazione, coadiuvata da una consapevolezza nei propri mezzi propria dei veterani. In questo brano, ma in genere in tutto l’album si passa con nonchalance dal black metal più diretto ed efferato, a parti melodiche, epiche ed evocative, a richiami allo swedish death, senza che nessuna di queste parti risultino mai forzate od usate come riempitivi. Un approccio al black metal evoluto e maturo, che non sarebbe dispiaciuto ad Euronymus, per un album esaltante in ogni singolo passaggio.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10