(Minotauro Records) La storia (o leggenda) è abbastanza nota: nel 1984, Jack Starr firmò per produrre, a budget limitatissimo e tempi ancora più ristretti, tre album con l’etichetta Dutch East Records. Uno di questi era il debut omonimo dei Phantom Lord, messi in piedi con il fidato amico bassista Ned Meloni e con lo scomparso John Leone, che qualche dopo avrebbe inciso un disco con gli Attacker. Per rendere il tutto più esotico, i nostri eroi si nascosero dietro pseudonimi tedeschi! Il progetto ebbe anche un seguito, “Evil never sleeps”, registrato e concepito in modo più umano; entrambi i prodotti sono ora disponibili su un unico cd, come sempre completo di bonustracks e in un lussuoso digipack, per la Minotauro Records. Onore come sempre all’operazione di restauro… ma stavolta il prodotto si rivolge davvero ai collezionisti più sfrenati! Fra brani che erano già presenti su “Rock the American Way” (ad esempio “Live fast, rock hard” o “Fight the Thunder”), ed altri che invece compariranno su “No turning back!” (“Evil never sleeps”, “Call of the Wild”), non resta infatti moltissimo. Il debut “Phantom Lord” è ai limiti della decenza, la produzione è grezzissima, la chitarra di Starr incredibilmente zanzarosa, le vocals sembrano provenire da dietro un muro! Forse le cose più interessanti sono i brevi stacchi chitarristici speed, come “Mach Ten” o “White Fire”. Molto meglio “Evil never sleeps”, fin dalla opener “Speed Demons” (sanissimo speed metal da metà anni ’80, forse addirittura più europeo che americano); dal riff assai solido la titletrack, e anche il cantato sgraziato di Leone acquista qui il suo perché. In chiusura, “Avenging Angels” indovina il refrain istintivo e rabbioso. Per chi ama Starr, lo us metal di metà anni ’80, e quell’atmosfera a metà fra il naïve e il caos di quegli anni, comunque un’uscita da non perdere.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10