(IceCubator/Bite It Promotion) Come da regola del mercato attuale, gli svizzeri Phoam hanno fatto gavetta con una manciata di singoli, giungendo ora finalmente al primo album, al tanto atteso debutto per un progetto che è giovanissimo, essendosi formato solo nel 2020… anche se i quattro membri sono in vantano una certa esperienza sulla scena. Dietro a tutto questo si cela certamente un duro lavoro, visto che i Phoam hanno anche conseguito la vittoria come ‘Best Original Song’ agli ‘International Music Video Awards’ di Londra del 2021, alimentando gli stimoli, l’ego artistico… ed ecco che questi dieci brani avvolgono, ipnotizzano, coinvolgono, grazie a quel velo di oscurità che si lascia andare ad un rock sensuale ma ricco di elettronica, coccolato dal synth-pop, con un apertura mentale praticamente illimitata che porta a dar vita a canzoni ricche, tutt’altro che prevedibili, in grado di mescolare il nuovo con il tradizionale, tirando una riga di collegamento tra le impostazioni più classiche di pezzi come “Cold Blood”, e l’elettronica dal gusto goth di canzoni quali “Tear the Blinds”. Avvincenti, molto provocanti, sicuramente non heavy… ma magneticamente oscuri. Un album da provare, da gustare, nel quale lasciarsi andare, abbandonandosi, lasciandosi cadere in tutte le tentazioni lascivamente offerte!
(Luca Zakk) Voto: 8/10