(Forbidden Records)I Plutonian Shore esordiscono in questa propria fetta dello split, con l’intro esoteric ambient “To Open the Gate” e proseguono con cinque pezzi, tra cui “The Fifth Illusion” dei Rotting Christ. “A Thousand Eyes”, che segue l’intro, rivela un sound black metal tra primi Dimmu Borgir e Emperor prima maniera. Melodie ampie, gelide, synth che appoggiano il riffing e creano un epica malsana. Non male “The Beast and the Mirror”, un brano sempre dal sound ruvido ma con atteggiamento progressive. Chiudono due brani live, l’ipnotica e depressive “Consecrating the Flesh” e “Path to Amenti”. I due pezzi ovviamente hanno una qualità audio più approssimativa, soprattutto il secondo, ma non tale da pregiudicare la comprensione del tessuto sonoro. A Transylvanian Funeral opta per un black metal totalmente vicino a quello di Burzum dei primi lavori, soprattutto per le distorsioni e il drumming serrato e monotematico. Stilisticamente il resto non si discosta. “The Supreme Rite of Transmutation” per oltre la sua metà lascia spazio alla declamazione di un rituale esoterico e la voce sembra proprio quella di Aleister Crowley. “Night Hags”, “Moonchild” (altro riferimento a Crowley) hanno un tono black metal cattivo e ormai introvabile oppure solo attraverso pubblicazioni di band underground. Alcune registrazioni non provengono dallo stesso periodo e la differenza nel sound si percepisce. Tuttavia la qualità audio di tradizione black metal è alquanto soddisfacente. Personalmente preferisco, ma è solo una totale questione di preferenza personale, Sleepwalker ovvero lo statunitense che c’è dietro al monicker A Transylvanian Funeral, progetto con già due album alle spalle. Tuttavia i texani Plutonian Shore (anche loro due album e alcuni split) non si dimostrano inferiori e ovviamente orientati su un black metal di altra matrice, ma sempre del ceppo norvegese. Uno split serve a promuovere le band, a far circolare dei nomi e per tanto credo che questo “Alchemical Manifestations” che racchiude un black metal puro, sia ampiamente in grado di stuzzicare i metallari neri. Soprattutto quelli che adorano fatture sonore grezze e arcaiche.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10