(Grimoire Records) Gran bella mazzata questo “Mind Collapse”, album di debutto degli Statunitensi Police State. Dieci brani grondanti odio, per venti minuti di musica violentissima, diretta ed assolutamente senza compromessi. La proposta musicale del quartetto proveniente dalla Pennsylvania è un crust/grind core, con forti influence power violence, con testi di protesta contro la politica e l’ipocrisia dominante in America, concetto espresso molto bene anche dalla copertina. “Consumed” e “Oath” sono brani violentissimi, ideale via di mezzo tra Napalm Death ed Impetigo, mentre “Propaganda” è maggiormente ragionato, con riffs rallentati che culminano nell’esplosione di violenza incontrollata nel finale. La lunghissima (per i canoni del genere), conclusiva “Shallow Grave”, alterna sfuriate tipicamente hardcore a parti sludge, sovrastate da scariche noise che richiamano alla mente alcune cose di Man Is The Bastard. Un album senza fronzoli, diretto e brutale come non se ne sentivano da tempo.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10