(Moon Records) Fondati nel 2004, i primi anni di vita dei Polynove Pole sono caratterizzati da una intensa attività dal vivo alla quale riescono ad affiancare la pubblicazione di due EP ed un album completo. Dopo aver rilasciato il mini “Under The Cold Stone” nel 2010, i nostri decidono però di sospendere il progetto fino all’anno scorso quando, rompendo un silenzio durato sette anni, presentano“On The Edge Of The Abyss”. Rilasciato inizialmente solo in digitale, viene ora riproposto su supporto fisico grazie al contributo dell’ucraina Moon Records. Nella formula del quintetto di Leopoli ritroviamo gli stilemi classici di quel gothic/doom metal dai tratti decadenti che ha segnato la decade a cavallo del 2000. Non stupisce quindi ritrovare affiancata al cavernoso growl di Andriy Kindratovich, unico membro rimasto della formazione originale, la voce soprano della talentuosa cantante Marianna Laba. Senza fare scomodi paragoni con Draconian e gruppi affini, basti dire che il ritorno sulle scene dei Polynove Pole non stupisce per l’originalità ma piuttosto per la cura con la quale è composto. Bravi interpreti di un genere nel quale i margini di innovazione sono ormai pochi, i cinque musicisti ucraini confezionano un EP di quattro canzoni, inframezzate dall’interludio strumentale “Lights In The Fog”, che puntano tutto sull’atmosfera e l’impatto emotivo. Sineddoche dell’intero “On The Edge Of The Abyss”, l’iniziale “Grey Angel” mette in luce buone idee sotto il profilo compositivo, ben eseguite da tutti i musicisti tra i quali, a mio avviso, spicca appunto la voce di Marianna; valore aggiunto che permette ai nostri di elevarsi sopra la media delle altre uscite del genere. La scarsa durata del disco unita al fatto che “The Nightbirds” è una ri-registrazione del brano apparso originariamente in “On The Seven Winds”, rende però difficile dare una valutazione bilanciata dei Polynove Pole del 2018. Le premesse sono decisamente buone ma non possiamo che rimanere in attesa gli ucraini mettano più carne sul fuoco per completare il quadro.
(Davide Galli) Voto: 7/10