(Iron Blood & Death Corp.) Uno split che puzza di morte, catastrofe e magia nera, assemblato con due band cilene dai nomi nettamente blasfemi e irriverenti. Porta Daemonium si presentano con loro tre pezzi: “Via Sinistra”, “Retourning To Tiamat” e “The Voice Of The Exiled”. Tre missive fatte con il verbo di Immolation, Morbid Angel e dell’estremismo. I brani sono velocissimi, con il drumming che alza i ritmi e si affianca a riff cangianti ma oscuri e distruttivi. I pochi assoli sono rasoiate nello stile di Slayer e Trey Azagthoth. I Denying Nazarene sono un ulteriore seguito stilistico dei Porta Daemonium, di fatto i secondi sono in attività dal 1998, mentre coloro che negano il Nazareno sono all’undicesimo anno di vita. Tuttavia anche loro giocano sulla velocità e un gorgoglio di death metal impetuoso, a tratti come i Suffocation degli esordi, pur mostrando una registrazione meno impastata e fornendo così a chi ascolta, l’opportunità di vivere ogni elemento dei pezzi. Formazione dal tocco più elaborato, che mette insieme diversi scatti improvvisi nei pezzi. Le band hanno influenze comuni, presentano un loro essere underground, più di ogni altra cosa però un’attitudine genuina verso quel death metal di natura esoterica e fortemente estremista. I pezzi dei Denying Nazarene sono aanche per loro tre: “Destroyers Of Worthless Creeds (The Emancipation Of Ancient Doctrines)”, “Jakin Unsacred Pillar Goddes Of Weakness Pain And Frustation” e “Boaz The Unseen Light Father Of Fear, Dispair And Deceptio”. Dunque la luce rifulge da questo split e le tenebre e tutte le creature che le popolano, marceranno innazi all’ascoltatore al ritmo di codesti inni devastanti.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10