(Soulseller Records) Dal 2010 a oggi i Porta Nigra toccano quota quattro album in carriera e proprio quest’ultimo registrato in studio rappresenta la summa della discografia del duo tedesco, composto da Gilles de Rais alla chitarra e André Meyrink, batterista e voce, e poi allargatosi grazie a dei sessionmen negli ultimi anni. “Weltende” è un’abile espressione di black metal fuso con death metal e momenti d’atmosfera o anche evocativi per un avant-garde finale di una certa rilevanza. Se nelle sue prime battute, l’opener “Es ist Krieg” e “Götterblut” si manifestano con un deciso black metal d’assalto, il seguito stempera i toni in fatto di velocità ma i Porta Nigra restano comunque possenti, dinamici, melodicamente truci e al contempo misteriosi. La band mette in piedi un blackened death metal modulandolo tra momenti ruvidi e tecnicamente ragionati a seconda dei casi. Ciò che determina il fluire della loro musica, lo stile insomma, è il concept. La band ha sempre legato i propri album a dei concetti tematici ben precisi che hanno ispirato i testi e la conseguente musica che li ha sorretti. “Weltende” guarda alla Grande Guerra ovvero la I Guerra Mondiale, e a come nella corrente artistica e pittorica dell’espressionismo si sia avvertito l’abisso nel quale il Continente sarebbe appunto piombato. Attraverso quei dipinti i Porta Nigra interpretano e rimasticano tutta la gamma di sensazioni e conseguenze per l’animo umano che ha dovuto affrontare il sanguinoso conflitto. “Weltende” è una forza inaudita che pesca da elementi estremi di Marduk, Behemoth, Impaled Nazarene, Gehenna, ma soprattutto si sente la matrice tedesca del genere e al tutto c’è la creatività che spesso va fuori dagli schemi dei due musicisti.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10