(Hells Headbangers) Che geni assoluti del male, questi brasiliani! Suono da cantina, Cronos stesso ne sarebbe orgoglioso. Aggiungiamoci che qui eravamo proprio agli esordi del gruppo (trattasi della ristampa del secondo lavoro), quindi poche idee, confuse e maledettamente arroganti e sguaiate. No signori, dischi così si presenteranno sempre meno nel mercato, perché certe volte la voglia di osare diventa paradossalmente monotona ed il ritorno alle origini invece assume un carattere di ribellione e reverenza allo stesso tempo. Ecco allora Venom e Bathory sapientemente mischiati, suoni in presa diretta e guai a ritoccarli in fase di missaggio. Ma quale missaggio poi… Rispetto agli ultimi lavori qui ritroviamo influenze più Thrash e meno Death, più adatte in sede live che altro. Ma va bene così, figuriamoci se a loro interessa qualcosa di questi orpelli. Insomma, un disco da avere a prescindere se uno intende il Metal come un genere musicale fuori da tutto e tutti. Imprescindibili.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10