(Primitive Reaction) Un devastante supereone testimone della formazione del nostro pianeta… un tempo geologico nel quale durante il quale la vita era forse solo batterica, un tempo geologico nel quale regnava il caos più assoluto, paragonabile alla violenza sonora dei debuttanti ucraini Precambrian, autori di un black possente, spietato ed incalzante, una band nata da qualche forma di resto fossile degli Hate Forest. Austeri, violenti, spietati e devoti alla storia della terra, considerando sia il titolo dell’album che quello dei precedenti lavori minori (“Aeon”, “Glaciology”, “Cryogenian”). “Archaebacteria” apre con la brutalità di una globale attività sismica dall’ampiezza umanamente inconcepibile. “Fossilization” invade i territori del grind core, pur strizzando l’occhio a suggerimenti atmosferici. “Cryogenian” è devastante… sia per l’incalzare brutale che per il mid tempo letale capace di generare un’energia travolgente. Emergono tecnica ed arrangiamenti provocanti nell’impetuosità di “Volcanic Winter”, mentre la conclusiva “P-Tr. Extinction” è tanto infernale quanto affascinante e veemente. Black metal grandioso, spietato, grintoso capace di descrivere una apocalisse terrena, fatta forze della natura, di fuoco e rocce… ben lontana da psicosi spirituali ed aberrazioni legate a fantasiosi culti religiosi.
(Luca Zakk) Voto: 8/10