(Pesanta Urfolk) Solitamente due tracce non sono mai sufficienti a giudicare un gruppo. Ma in questo caso si può fare un’eccezione. I Predatory Light infatti attraverso due contorte e lunghe canzoni confezionano un piccolo lavoro che ha una sua vita e un suo scopo: fondere sapientemente doom, death e black con musica d’atmosfera. I tempi sono dilatati e cadenzati, le chitarre distorte e coinvolgenti. La voce poi, ti fa chiederti come un essere umano possa produrre tali aberrazioni sonore. Assolutamente da ascoltare. Cupi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10