(The Smoking Goat records) Gli italiani Prehistoric Pigs propongono musica strumentale, in cui tre anime musicali cercano di comunicare e intendersi a suon di note e assoli. E il linguaggio parlato usa i Kyuss, i primissimi Tool, la psichedelia anni settanta e lo stoner. Complice la mancanza di cantato, tutto è puntato sull’atmosfera, si cerca di invocare viaggi stellari e meditazioni entropiche, paesaggi alieni e nuove forme di vita inventate dalla fantasia che viaggia libera. Il risultato è una colonna sonora eterea, ovattata, in cui è un assoluto piacere perdersi. Liberi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10