(Transcending Obscurity) Che mondo strano. Questi Preludium sono delle belve death metal della vicina Polonia la quale, nel genere, di violenza ed odio ne sa elargire con letale generosità. Scuola polacca insomma, ed in occasione del loro precedente disco scrissi che “meritano sicuramente di salire in cattedra”. Ed è qui che il mondo mi appare strano! I Preludium non hanno ancora uno straccio di label di alto livello che li supporti, tranne un tizio indiano che ha messo in piedi un incrocio tra una webzine ed una label e che di fatto è l’unico canale di promozione che i deathsters Polacchi hanno. E che poi sapete cosa ne penso? Che è più fottuto metallo questa label indiana che tanta roba che circola nel vecchio continente, anche perché sembra che sia proprio l’India l’unica a rendersi conto delle capacità dei Preludium, che con “Redemption” fanno un passo avanti mostruoso, guadagnano il diritto di accesso al prossimo girone infernale, alla prossima dannazione. Quarto album, dieci tracce che sono dieci comandamenti blasfemi, quaranta minuti di devastazione, violenza, guerra. Ma rispetto alla dissacrante e viscerale brutalità del precedente lavoro, in questo disco, pubblicato il giorno di natale -per l’immensità della gloria infernale- ci sento un salto tecnico e qualitativo immenso. Il groove è materia prima. La registrazione è coinvolgente. Gli strumenti, basso compreso, sono una presenza monolitica e minacciosa. La opener “Soul Torment” mi fa impazzire: violenta, riffing selvaggio, precisione chirurgica, malvagità ed un basso meraviglioso, un basso che non sentivo a questi livelli, in questo genere, da molti anni! Perversa, subdola e molto ben sviluppata “Root Of Suffering”. Autentico massacro con intelligenti idee su “The Seven Gates Of Hell”, mentre trovo stupendo quel livello di oscurità intensa inserito in “Sins Of Mankind”. I Preludium si confermano ottimi: il loro album è death metal ricco di tecnica ma pieno di essenza e consistenza. Musica suonata con passione, composta con una sottile intelligenza messa al servizio di violenza, tortura e devastazione. Death metal alla radice con una ottima componente moderna.
(Luca Zakk) Voto: 8/10