(BMG) C’è la firma totale di Bobby Gillespie in questo nuovo album dei Primal Scream che sa tanto di raffinatezza come quelle cose da vecchia gloria del funk, soul, disco-pop. Un parto durato solo nove anni! Perché tanto tempo è passato tra il decimo e l’undicesimo album dei Primals. Glorie degli anni ’90 che hanno contribuito e tanto a cambiare certi registri musicali, poi alla fine sono altri invece ad avere avuto quella ruffiana e capitalistica mano delle major e del marketing a spingerli, girando maggiormente nelle radio, riviste e in tutto il carrozzone del music-biz. Martin Duffy non è più tra noi da un paio di anni, per tanto è proprio Gillespie a prendersi in toto la direzione artistica e guarda caso “Come Ahead” ci porta proprio il funk e la disco-soul in primo piano ma con testi profondamente spostati a sinistra e al diavolo tutti quanti. Sappiatelo, perché lui poi ve lo dice anche in italiano! Infatti “Love Insurrection” piazza un monologo finale di Anna Caragnano che recita appunto parole di Bobby Gillespie: «dicono che siamo impossibilisti, sognatori romantici non ancora cresciuti, le nostre richieste ingenue e stupide, le nostre credenze una religione fallita. Come è certo che il sole domani sorgerà, così faranno i figli del futuro contro ingiustizie, rabbia e crudeltà. L’animo umano non sarà mai sconfitto. Viva l’amore! Non pasaràn!». Si danza e forte non senza dolcezza, anzi sinuosità ad essere precisi, su temi forti, sociali, attuali. Derive fasciste, gli sfortunati e abbandonati, il diverso, colonialismo, la grande finanza. Risulta stupefacente come attraverso tanto ritmo, feeling, un soul debordante, si riesca infine a essere così politici, schierati, dicendo qualcosa e senza remore ma con una capacità, stile e padronanza che lasciano di stucco. Altro livello se considerassimo al pop nel nostro paese. Quelli e quelle lì hanno pretese lanciate a margine di qualche loro scontata strofa. Sono cantantucoli di turno che più di un ‘fuck a qualcosa’ in un concerto estivo non sanno esprimere. In Italia è così, vero? Tra note sognanti e pulsanti ritmo e buonumore, i Primal Scream offrono spesso messaggi positivi, soprattutto però un invito a vivere credendoci.

(Alberto Vitale)