(ROAR! Rock of Angels Records) Dopo il discreto “The Calling”, gli inglesi Primitai sembrano fare un grande salto di qualità con “Violence of the Skies”: il loro sesto disco è un caleidoscopio di stili, influenze e idee davvero ben riuscito! La opener “Stars Are My Guide” contiene parti strumentali notevoli, e la successiva “The Uprising” riesce efficacemente a tenere insieme metallo vecchio e nuovo, suoni classici e un appeal grintoso e moderno, soprattutto grazie a un ritornello molto catchy. “Valley of Darkness” mostra ancora un guitar working armonioso e allo stesso tempo solido: l’impressione è di ascoltare dei DragonForce che non abbiano voglia di mostrare fretta e tecnica per partito preso. A contrasto, “Warriors of Time” gioca invece in velocità; un taglio più moderno per “Innocent”, mentre sull’energica “Put to the Sword” interviene, fra un coro e l’altro, la chitarra di Paul Quinn. Atmosfere quasi prog in “I’ll live again”, mentre la svelta “The Huntress” ricorda l’hard’n’heavy dei Sinner come la potenza quadrata dei Primal Fear. Una sorpresa la conclusiva “Prophecies”, che in 7’30’’ rilegge un brano di una colonna sonora di Philip Glass. Complimenti anche per il sito internet, ironicamente concepito come quelli della fine degli anni ’90… un disco completo, dinamico e intrigante, per un heavy/power metal molto sfaccettato.
(René Urkus) Voto: 8/10