(Jetglow Recordings) Si potrebbe definire quanto udito in “Mister Sister” come dell’alternative rock, solo se nel termine rock si includono le diverse sfaccettature che hanno storicamente contraddistinto il genere. “Downtown” ricorda i Deep Purple più graffianti e hard rock di sempre, mentre il riff di “Tonight Is A Good Night” è un retaggio dei Led Zeppelin. “Don’t Follow Me” ha una sua personalità con un’atmosfera sognare quanto semi-lisergica e anch’essa inondata di sonorità anni ’60-’70. I primitive Mule spaziano, ampliano, spostano ogni muro divisorio possibile e vestono il proprio rock di un’anima variopinta. Tra gli esempi significativi dell’album il garage rock di “Your Wife Rates Your Dick 2 Stars”, una strumentale perché non ha alcun bisogno di un testo visto il suo titolo! Nove canzoni e tutte con un registro proprio e in meno di trentacinque minuti di durata. La band milanese si impegna nell’uso di suoni ‘vissuti’, avvalendosi anche di una strumentazione vintage che appronta un ulteriore tratto distintivo al proprio songwriting.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10