(Hells Headbangers) I Profanatica sono agli albori della scena (mai troppo sviluppata) black metal americana. Nati da elementi degli Incantation, la band ha poi creato una serie di pubblicazioni dai primordi degli anni ’90 ad oggi. “Thy Kingdom Cum” è il terzo album in studio e rappresenta un black metal contaminato dalle primissime forme del death metal, ma il tutto con un taglio dozzinale, ruvido, estremamente sporco e sommamente ripetitivo negli schemi compositivi. Paul Ledney e John Gelso, i due veri Profanatica, quelli su cui ruota tutto, sessionmen compresi, si cimentano con un serbatoio di idee stantio. Il riffing e le relative trame melodiche ricordano un po’ l’intera scuola death metal americana (Autopsy, Master, Incantation, Obituary, Death), mentre le strutture black metal non sono che un esempio di come il genere all’inizio altro non fosse che una informe cosa sospinta dal death metal e thrash. “Thy Kingdom Cum”, potrebbe anche essere avvincente per la brutale irriverenza che sprigiona e la pienezza del sound, nel quale anche il basso fa la sua parte, ma il riffing ha sempre una linea principale in ogni canzone e non fa altro che essere ripetuta, ripresa più volte fino a rendere i singoli brani fin troppo ossessivi. Peccato, un tentativo di sviluppo dei pezzi stessi esiste, ma ogni brano finisce con l’essere scontato.
(Alberto Vitale) Voto: 5/10