(Iron Bonehead Productions) Più che un titolo, “Skull Crushing Violence” è una dichiarazione d’intenti da parte dei francesi Profanation, formazione nuova di zecca ma che annovera in line up alcune vecchie volpi della scena estrema come Kev Desecrator, conosciuto per la sua militanza nei Deströyer 666, ma anche leader dei Venefixion, band nella quale troviamo anche il singer (dal vivo) Profane Alex, mentre il chitarrista A.M. proviene dalla black/sludge band Regarde Les Hommes Tomber. L’EP era già uscito l’anno scorso in formato digitale, mentre ora, grazie ad Iron Bonehead è stato ristampato in versione fisica. Un lavoro che dura venti minuti, durante i quali la band offre una dimostrazione di violenza efferata, rimanendo però sempre estremamente orecchiabile. Un riuscito frullato a base di death old school, war metal, grind e crust, ricco di accelerazioni al limite dell’umano, ottimi cambi di tempo e linee vocali si estreme, ma memorabili e a modo loro sing along. L’opener “Profanation” mescola sapientemente Terrorizer e primi Entombed, tra chitarre urlanti con la classica distorsione a motosega, blast beat, rallentamenti al limite del doom ed accelerazioni in crescendo. “Global Terror” alza ulteriormente il ritmo, spingendo più sul grind puro che sul D-beat, il quale ritorna assoluto protagonista su “Modern Sickness”, caratterizzata da un refrain molto orecchiabile per gli standard del genere. Decisamente più groovy “Graveyard Stomp”, impreziosita da un mid tempo thrash cadenzato e coinvolgente, mentre “No Surrender” è un intermezzo cinematografico, preludio alla title track, la quale tiene fede al titolo dispensando mazzate a profusione. Un debutto con i fiocchi, violento ed intransigente eppure immediato ed orecchiabile senza mai risultare pacchiano.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10