(The Spew Records) Trio greco del quale il solo Nick Prapas, batterista, sembra avere un minimo di curriculum (Mencea e Straightghthate) e pubblicato attraverso l’italiana The Spew. Il tutto avviene nei territori del grindcore, ma con l’innata aggressività del genere, incanalata in pezzi dove il riffing è fluido (tipo i Napalm Death del post “Scum”) ed espresso attraverso una gamma stilistica solida e legata al passato. L’uso del blastbeat viene ridotto, ma fortunatamente non emarginato, questo rende il drumming più estroso e la musica meno vincolata. La chitarra di Kostas è stata omaggiata dal mixaggio di un livello leggermente superiore rispetto al resto, di conseguenza il basso ne fa le spese, anche se lo strumento nei crediti dell’album non è nemmeno citato! Le tracce incise sono 21 e l’album ha una durata di 27′, insomma il cerimoniale del genere è grandiosamente rispettato. Per dare un indirizzo preciso dello stile dei tre, viene da accostare “Escalating Decay” ai Disrupt, ma i Progress of Inhumanity sono più “ordinati” nel sound. “Escalating Decay” scorribanda tra il grindcore, l’hardcore e il metal estremo, urlando di rabbia sociale e stilando un elenco di accuse e accusati nei quali, interminabile.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10