(F. A. Records) Lo stile di quella bella copertina è eloquente, quanto il nome della band e il titolo dell’album: thrash metal a tutto spiano. Thrash metal old style, modellato su suoni secchi, chiari e veloci. Voce roca e isterica, ritmi battenti, riff come da tradizione. Gli olandesi Project Pain con questo secondo album in studio dichiarano la propria appartenenza al genere, seguendone tutti i crismi. Esaltanti alcune canzoni per come sanno partire sparate e tenere elevata l’adrenalina. “Flatline Invasion” parte in mid tempo sorreggendo un riff stoppato e travolgente che fa presa. Sostanzialmente però tutti i brani sono meritevoli, salvo per una struttura portante sviluppata sulla velocità e qualche ripetizione riff-drumming che a conti fatti rende i brani un po’ simili tra di loro. Eppure i Project Pain sono coinvolgenti e stuzzicherebbero i thrashers di vecchia data.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10