(InsideOut Music) Allora è vero, è tutto vero! Dopo il ritorno degli A Perfect Circle nel 2018 e dei Tool nel 2019, la terza decade del nuovo millennio ci regala il ritorno degli incommensurabili Psychotic Waltz. Dopo la reunion del 2010, di fatto qui abbiamo il primo album di inediti degli americani, a ben 24 anni dal precedente lavoro. Provate ad immaginare cosa è cambiato nella vostra vita in questo arco di tempo… Eppure loro son qua, pronti a riprendersi il posto che meritano tra i grandi del prog. Per la cronaca, vi dico già che con questo lavoro i nostri si piazzano sopra i Dream Theater degli ultimi quindici anni, per freschezza, coerenza, potenza e convinzione. Ma andiamo con calma: abbiamo la line up originale al gran completo, con un Lackey che sforna la sua solita voce da signore, inconfondibile, calda e avvolgente. Le chitarre fanno un lavoro strepitoso nelle arzigogolate scale e controscale mirabilmente intrecciate dentro riff rocciosi e potenti, dal sapore vagamente più epico delle produzioni precedenti. Le calde atmosfere dell’album vi portano in mondi i cui scenari sono ben rappresentati dalla copertina dell’album, così come da tutte le cover della discografia del gruppo. Suoni elettrici si mescolano a melodie ruggenti ed atmosferiche, con una parte ritmica che semplicemente tesse la struttura di 11 canzoni, tutte convincenti, strutturate con mestiere e tecnica, arrangiate magnificamente e pronte per essere i tasselli di quello che probabilmente sarà un nuovo classico immortale del genere. Semplicemente immensi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9,5/10