(Time To Kill Records) Sebbene siano sulla scena da diversi anni, dai novanta almeno, i Putrid Offal hanno conosciuto anche un lungo iato tra quella decade e la successiva. Questo è forse anche la spiegazione di una discografia che a oggi contempla solo tre album ma anche una serie di demo, split ed EP. Espressione del death/grind, i francesi si espongono in “Obliterated Life” con suoni ben calibrati, granitici e dunque con una produzione che lima queste cavalcate, nelle quali spesso c’è l’uso della doppia voce e soprattutto un basso abbastanza evidente che rende spiccato proprio quel senso di limatura da parte della produzione. La ferocia della band non viene meno con queste attenzioni, infatti le chitarre sono egregiamente laboriose e feroci al punto giusto. Si spostano verso il grindcore, occasionalmente con un fare crust o hardcore ma i Putrid Offal restano abbastanza concentrati nell’includere anche una proposta death metal per mettere in piedi atmosfere tenebrose e al contempo maestose, come in “Darkness Awaits”. La maggior parte dei pezzi hanno una durata breve, segno di come i Putrids restino agganciati a una vecchia scuola che in parte sembra riprendere i dettami dei Napalm Death di metà anni ’90 e più in generale quell’essere a confine proprio tra i due generi, per un estremismo che esplora più soluzioni, anche di tipo groove metal. L’essenza del tutto è un album forse non immediato ma con molteplici cambi di registro e così non si percepisce un senso di confusione, semmai c’è un eccesso di idee e iniziative in “Obliterated Life”. Beh, in cinque anni la band ne avrà maturate di cose.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10