(Sangue Frio Producoes & Records) Molto interessante questo questo EP di debutto ad opera del terzetto brasiliani Quilombo. Il concept dietro a questo progetto è incentrato sulla popolazione africana deportata in giro per il mondo per essere ridotta in schiavitù. In particolare la band si sofferma sugli schiavi condotti in Brasile, tra le ultime nazioni occidentali ad aver abolito questa barbarie. Musicalmente ci troviamo davanti ad un grindcore furioso e viscerale, arricchito da inserti etnici. Troviamo infatti perfettamente inseriti nei brani strumenti tipici come il berimbau, intro composte da canti tipicamente neri, dallo spiritual al blues passando per il reggae e percussioni che si alternano alle violentissime sfuriate di batteria. A volte le due anime rimangono divise, alternandosi vicendevolmente, mentre in altri frangenti si mescolano all’interno dei brani. Un mix che, se male gestito originerebbe solo una grande confusione, ma la band è abile nel fare confluire le varie sfaccettature in maniera originale e suggestiva.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10