(Blood Fire Death) Primo full length per Rather Be Alive, formazione catalana attiva dal 2012, con due EP (“Rather Be Alive” del 2012 e “Resilència” del 2014) all’attivo. La proposta musicale del quartetto spagnolo è un math metal moderno, che in certi frangenti si avvicina allo djent. Il tasso tecnico dei musicisti è molto elevato, come si deduce dalle ritmiche estremamente precise, con riffs di precisione chirurgica ed improvvisi cambi di tempo jazzati che stravolgono continuamente la struttura dei brani. Le strutture contorte dei The Dillinger Escape Plan si fondono con le partiture precise dei The Architects, mentre il drumming variegato ed anarchico è accostabile stilisticamente a quello dei Mastodon. I pezzi sono decisamente potenti ed aggressivi, con voci estreme, tra il growling e lo screaming e le chitarre che alternano momenti pesantissimi e monolitici a partiture funamboliche, sia in fase ritmica che in quella solista. Lo stile della band richiama palesemente le influenze citate, per cui, se l’originalità latita un po’, l’elevato tasso tecnico permette alla band di sfornare pezzi convincenti, dove tecnica e potenza si mescolano in maniera omogenea.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10