(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Debuttarono due anni fa (recensione qui), ed ora eccoli tornare, label invariata, per il secondo capitolo, forse la prova del nove, la conferma dell’effettiva qualità stilistica oltre che della lungimiranza dall’etichetta. Il nuovo album è complesso, anche perché la suo stesso mix necessita di un impianto hifi di qualità… tanto che se pensate di ascoltare “Emperor of the Sun” con le sfigate ‘casse ascustiche’ del vostro laptop, ecco che ne sarete totalmente delusi, palesemente fuori strada. Il vuoto e l’impeto autodistruttivo del genere umano sono il tema principale i questi sette potenti brani, capaci di spaziare dal black più forsennato ad un black più cadenzato, ritmico, groovy.. ed ecco che brani come “Obscure” riservano sorprese inaspettate, mentre capitoli come “Nemo Me Impune Lacessit” conducono attraverso misteriosi labirinti privi di luce naturale. “Emperor of the Sun” non prende prigionieri, ma non si offre in modo diretto e prevedibile… anzi! Siamo davanti ad un disco complesso, introspettivo (“Towards The Flames” è un esempio esplicito!), contorto e misterioso. Chiudete gli occhi, cuffie e volume al massimo: non ve ne pentirete!
(Luca Zakk) Voto: 8/10