(MDD Records) La “Second Age” è passata, ed è quindi ora della terza: continua (e si conclude) il progetto musico/visuale che, con ottimi risultati, si dividono l’illustratore belga Kris Verwimp e il leader dei Suidakra Arkadius Antonik. Il rischio di ripetersi un po’ era plausibile, il che – per un album sostanzialmente strumentale, colonna sonora dei lavori dell’artista fiammingo – sarebbe stato un neo non trascurabile: Arkadius inserisce dunque alcune opportune variazioni al predominio degli archi che si era visto nella “Second Age”. Dopo la pomposa “Odoaric Overture”, “Cimbric Metropolis” aggiunge cori gregoriani e drums incalzanti, e “Interstellar Wanderings” ha una vera e propria linea vocale femminile. Alcuni brani continuano ad avere un puro fascino da soundtrack (“Ride of the Monolights”, ad esempio), altri sperimentano forse in modo meno riuscito (“Powering the Grid”, con la sua batteria elettronica). “The Quickening” ha delle aperture epiche di spessore, grazie anche a un’altra linea vocale da pelle d’oca, mentre “Final Audience” riprende fedelmente le atmosfere di “Conan the Barbarian”. “The coming Scourge” crea, naturalmente in ambito epic/fantasy, le atmosfere sonore di un thriller; incalzante “Darkanakrad”, sul classico stile dei Two Steps from Hell, mentre il finale alterna prima la struggente “The End of All” e poi la serena tranquillità di “Life”. Eppure, il mistero che aleggia nella conclusiva “Dawn of the Shadow Age” lascia intendere che non ci sarà mai un appianamento definitivo… una soundtrack di spessore, da avere nell’edizione speciale con gigantesco booklet A5.
(René Urkus) Voto: 7,5/10