(Buil2kill Records) Terzo album per Reapter, band capitolina attiva dal 2005 piuttosto apprezzata nella scena italiana, band che ha condiviso il palco con nomi quali Testament, Dark Funeral e Sinister. Se i due album precedenti erano caratterizzati da sonorità techno thrash di impatto con influenze prog, mi trovo piacevolmente sorpreso dall’ascolto di “Blasted”, al punto di pensare si trattasse di una band omonima; in quest’ultimo disco i Reapter hanno incattivito in maniera decisa il proprio sound, enfatizzando oltremodo la componente death metal, soprattutto nelle parti vocali. Intendiamoci, il tasso tecnico rimane elevato, il riffing rimane di matrice thrash, ma questa volta le composizioni risultano molto più aggressive e prive di fronzoli e, ad un primo ascolto, avevo considerato “Blasted” come l’anello mancante tra “Demonic” e “The Gathering” dei Testament, per via delle vocals accomunabili al primo e dei riff ispirato del secondo. Devo però ammettere che ogni brano ha una propria personalità, con soluzioni ritmiche notevoli e melodie sporadiche che squarciano il wall of sound innalzato. Di pregevole fattura gli assoli, leggermente meno prog e più affini al melodeath scandinavo. Un album possente, feroce e coinvolgente, per una band coraggiosa nello stravolgere il proprio sound.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10